ISPRA


ISPRA: Dati e servizi ambientali per il cittadino

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale è un ente pubblico di ricerca. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si avvale dell’Istituto per le attività di monitoraggio, per i servizi e la gestione ambientale. Tra queste attività c’è anche la comunicazione e la divulgazione dei dati ambientali.
La Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l'accesso alla giustizia in materia ambientale (Convenzione di Aarhus) è entrata in vigore nel 2001 ed è il primo e unico strumento internazionale legalmente vincolante, che recepisce e pone in pratica tale principio, dando concretezza ed efficacia al concetto di democrazia ambientale.
In attuazione della Convenzione, si è reso necessario per ISPRA risponde ad alcuni obiettivi:

  • dare risposta concreta alle domande dei cittadini, tutelando e garantendo i loro diritti, attuando iniziative di comunicazione e informazione più dirette e capillari, per dare conoscenza dei servizi da ISPRA e SNPA;
  • rendere disponibili tempestivamente i dati relativi allo stato di salute dell’ambiente, anche con diversi gradi di validazione, al fine di informare i cittadini, assicurare la prevenzione, la sicurezza, la valorizzazione dei beni ambientali e affinché si possano realizzare efficaci politiche pubbliche di settore;
  • ottenere la maggiore visibilità possibile costante e mirata sui media, certificando e avvalorando la credibilità dei messaggi divulgati
  • procedere alla razionalizzazione e ottimizzazione dei processi di lavoro interni, promuovendo il flusso di informazioni/dati verso le strutture di comunicazione.

La tecnologia Esri per la gestione dei dati

ISPRA utilizza da molti anni gli strumenti Esri per la gestione, l’elaborazione e l’analisi dei dati geografici, ma dal 2018 ha avviato un processo di rinnovamento tecnologico, spostando l’attenzione su un uso diffuso e condiviso del dato. Ha ridisegnato l’architettura tecnologia dei 4 Server ArcGIS, che erogano oltre 850 layer, e del catalogo dei metadati basato su Esri Geoportal Server, perché fossero più flessibili e resilienti alle richieste dell’utenza interna ed esterna.
La nuova infrastruttura si è arricchita inoltre dalle potenzialità di raccolta e condivisione offerte dal Portal for GIS che ha permesso al Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA) di predisporre un portale di servizi web per la condivisione multiutenti e a diversi livelli dei dati ambientali. Nello specifico il Portale (denominato SINACloud) rappresenta un Hub centrale per condividere servizi GIS in Cloud, ovvero permettere agli utenti ISPRA e dell’intero SNPA lo scambio operativo di dati.
Allo stesso modo il Portale permette la generazione di applicazioni web e di Story Map per rendere il dato ambientale accessibile a tutti i cittadini. Infatti, nel 2020 è stata avviata la realizzazione dell’ EcoAtl@ante che, sfruttando la concatenazione di story telling su template “cascade” di Esri, ha permesso di condividere mappe, grafici e dati su oltre 12 tematiche attraverso i servizi RESTfull di ArcGIS.

La comunicazione verso i cittadini

La riorganizzazione della comunicazione dei dati ambientali da parte di ISPRA ha comportato una efficace implementazione della Convenzione di Aarhus, attraverso l’accesso diretto ai dati e alle informazioni ambientali e l’incremento della loro fruibilità, attraverso l’uso di strumenti innovativi e tecniche di comunicazione adeguate.
Il 2020, in particolare, ha visto ISPRA coinvolta in un lungo processo di sperimentazione focalizzato sulla riorganizzazione dei dati e delle informazioni ambientali al fine di:

  • favorire l’accesso diretto alle banche dati ambientali e alle informazioni correlate nonché al patrimonio documentale tecnico-scientifico;
  • elaborare aggregazioni e integrazioni di dati ambientali al fine di incrementare la loro fruibilità per il cittadino;
  •  rendere tempestiva ed efficace la risposta a richieste puntuali da parte del cittadino nell’ambito dell’amministrazione trasparente;
  •  ideare e sperimentare nuovi strumenti di comunicazione per avvicinare il cittadino al dato e all’informazione ambientale.

 

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