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ArcGIS Pro 3.6: tutte le novità dell’aggiornamento di novembre 2025

il 13 novembre, Esri ha rilasciato ArcGIS Pro 3.6, la nuova versione del software GIS più famosa al mondo

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ArcGIS Pro 3.6: tutte le novità dell’aggiornamento di novembre 2025

Con il rilascio di ArcGIS Pro 3.6 (13 novembre 2025), Esri introduce una serie di miglioramenti significativi, frutto del feedback della comunità GIS, che rendono il lavoro dei professionisti più fluido, responsivo e potente. In questo aggiornamento l’attenzione si concentra sulla performance, l’usabilità e l’integrazione di nuove capacità, con un occhio di riguardo per le analisi 3D e temporali.

ArcGIS Pro 3.6 non è solo un aggiornamento incrementale: rappresenta un’evoluzione significativa in termini di usabilità, prestazioni e capacità analitiche. Le nuove funzionalità — dal supporto 3D avanzato con Gaussian splats alla migliore gestione temporale, fino all’integrazione di dati video e iperspettrali — rendono ArcGIS Pro 3.6 uno strumento dalle capacità sempre maggiori per i professionisti GIS.

Novità principali di ArcGIS Pro 3.6

1. Time zone universale per la mappa

Una delle nuove funzionalità più utili: è ora possibile impostare un time zone unico per l’intera mappa. Questo significa che, anche quando si lavora con dati provenienti da regioni con fusi orari diversi (per esempio feed da sensori, log temporali di incidenti, dati di tracciamento), l’interfaccia visualizzerà tutti i valori temporali in un’unica zona impostata, evitando conversioni mentali e potenziali errori.

2. ModelBuilder riprogettato

L’interfaccia di ModelBuilder è stata riprogettata per essere più intuitiva, reattiva e leggibile. I miglioramenti riguardano non solo l’esperienza in ArcGIS Pro ma anche la coerenza con ArcGIS Online, favorendo un flusso di lavoro uniforme. Durante l’esecuzione dei tool, viene mostrata una barra di progresso; al termine, ogni tool indica se l’esecuzione è riuscita (spunta verde) o è fallita (X rossa).

3. Calcolo campo (Calculate Field) direttamente dalla tabella attributi

Da questa versione è disponibile una toolbar “Calculate Field” direttamente nella tabella attributi, senza dover aprire la finestra del geoprocessing. Questo semplifica enormemente le modifiche on-the-fly dei dati: basta selezionare un campo, aprire la toolbar e calcolare il nuovo valore.

4. Notifiche prodotto in-app

ArcGIS Pro mostra ora le notifiche importanti direttamente all’interno dell’app: aggiornamenti software, deprecation notice o bug critici. Gli utenti non devono più uscire dall’ambiente di lavoro per rimanere informati e gli amministratori possono gestire le opzioni di notifica a livello organizzativo.

5. Aggiungere un layer alla legenda con il click destro

Un piccolo ma pratico miglioramento dell’usabilità: da ora è possibile fare click con il tasto destro su un layer nel pannello Contents e aggiungerlo direttamente alla legenda. Non serve più trascinare manualmente: risparmio di tempo e semplificazione nel layout della mappa.

6. Confronto schema geodatabase con “Compare Scheme”

È stato introdotto un nuovo strumento, Compare Scheme (confronta schemi), che permette di confrontare due schemi di geodatabase e di generare un report HTML dinamico con le differenze tra classi di feature, campi, tipi di dati, ecc.
Questo è molto utile per progetti di migrazione, versioning o per verificare consistenza tra ambienti di sviluppo e produzione.

7. Editor Arcade potenziato

L’editor per Arcade è stato migliorato con suggerimenti automatici (code completion) e in line warning per errori di sintassi e formattazione automatica. Tutto ciò aiuta a ridurre errori e a velocizzare la scrittura di espressioni, specialmente nei casi complessi.

8. Google Photorealistic 3D Basemap (beta)

Una novità molto interessante per la visualizzazione su scala globale: ArcGIS Pro 3.6 supporta in beta il Google Photorealistic 3D Basemap, il servizio che mostra edifici texturizzati e terreno con elevato realismo. L’accesso è disponibile se l’organizzazione è connessa ad ArcGIS Online e l’amministratore abilita la funzionalità.

9. Miglioramenti alla simbologia

Due aggiornamenti chiave:

  • La funzione di ricerca nei dialoghi dello schema colori e del color picker che consente di trovare rapidamente palette o colori specifici.
  • La selezione di feature tramite simboli: puoi selezionare le feature direttamente per classe di simbologia dal pannello Contents, rendendo più intuitiva l’interazione con mappe complesse.

10. Gaussian splats

ArcGIS Pro 3.6 introduce il supporto per i Gaussian splats, un nuovo formato 3D che consente visualizzazioni ad alta fedeltà di geometrie complesse (infrastrutture, vegetazione, contesti urbani). Questi layer sono georeferenziati, misurabili, analizzabili e condivisibili come qualsiasi altro dataset spaziale, riducendo la necessità di duplicare dati o di convertirli.
Dal punto di vista analitico, questo significa poter lavorare su modelli di “reality mapping” con maggiore realismo e ottimizzazione dello spazio di archiviazione.

11. Esportare le selezioni con un click

Ora, quando usi gli strumenti Select By Attributes o Select By Location in una floating window, compare un pulsante “Export Selection”: con un clic puoi salvare la selezione come un nuovo dataset, accelerando il flusso di lavoro per chi lavora con subset di dati.

12. Confrontare modelli nel Suitability Modeler

Il Suitability Modeler supporta ora la comparazione tra modelli: puoi affiancare i risultati, analizzare le differenze, e capire quali parametri producono migliori risultati per il tuo caso d’uso (ad esempio costruzione, conservazione, pianificazione territoriale).
Questo permette decisioni più informate nella scelta tra diversi scenari di analisi.

13. Maggiore lunghezza per nomi di database e username

È stata rimossa la restrizione sulla lunghezza dei nomi di database e degli username, permettendo nomi più descrittivi e organizzati, fino al massimo supportato dal sistema di database sottostante.
Questo è particolarmente utile in contesti enterprise dove è utile avere naming convention più estese e chiare.

Novità per l’analisi di immagini e remote sensing

L’aggiornamento non riguarda solo gli aspetti di modellazione o di mappatura 2D/3D ma introduce anche importanti innovazioni nel campo dell’imaging:

  • È possibile integrare video senza metadata nella mappa: ArcGIS Pro può generare metadati spaziali e temporali per video, consentendo di usare clip come asset GIS ricercabili e collegabili con altre fonti geografiche.
  • Nell’Imagery Viewer orientato, ora si può navigare tra immagini in modalità “street-level” (avanti, indietro, sinistra, destra) e misurare distanze o superfici tramite due immagini triangolate.
  • Il tool Train Deep Learning Model supporta una nuova architettura 3D-RCNet, pensata per elaborare immagini iperspettrali.
  • Introduzione del wizard per il rilevamento di oggetti su dati SAR (Synthetic Aperture Radar), con flussi guidati per estrarre feature come navi o infrastrutture; molto utile per sorveglianza marittima o applicazioni di sicurezza.
  • Supporto al formato LAZ (LASzip) per i dati LiDAR direttamente via Las Dataset: puoi visualizzare nuvole di punti compresse senza conversioni intermedie.

Impatti pratici e casi d’uso

  • Progetti internazionali o cross-regionali: grazie al time zone universale, team che lavorano su dati da fusi orari diversi possono uniformare la visualizzazione temporalmente senza errori.
  • Automazione e modellazione avanzata: con il ModelBuilder ridisegnato e il Compare Schema, è più semplice creare, mettere a punto e sincronizzare modelli geoprocessing tra diversi ambienti geodatabase.
  • Analisi 3D di elevata fedeltà: i Gaussian splats permettono di visualizzare infrastrutture urbane, vegetazione o elementi architettonici con realismo e dettaglio, utili per pianificazione urbana, ingegneria civica o monitoraggio ambientale.
  • Analisi dell’imaging: il supporto a video georeferenziati o a dati SAR e iperspettrali apre nuove prospettive per analisti in ambito ambientale, sicurezza o infrastrutturale.
  • Workflow di suitability decisionale: confrontare modelli consente di decidere con maggiore consapevolezza tra scenari alternativi, per esempio nella scelta di aree da proteggere, sviluppare o monitorare.

 

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