Dal Mondo Education di Paolo Gull
Le nuove sfide della Geografia: la prospettiva della Società Geografica Italiana
La Società Geografica Italiana è certamente l’istituzione più antica ed illustre nel campo delle scienze geografiche. In passato ha avuto un ruolo determinante promuovendo spedizioni in regioni inesplorate legando ad esempio il suo nome all’impresa al Polo di Umberto Nobile, per citare solo quella più famosa.
Oggi non esistono più “terre incognite” e anzi la geografia si confronta con una quantità enorme di dati il cui impatto è moltiplicato dalle nuove tecnologie digitali. La sfida del futuro è dunque riscrivere la geografia nel nuovo linguaggio rialfabetizzando in questo le generazioni di domani. Da tempo la SGI utilizza le tecnologie Esri e da quest’anno dispone di una specifica donazione di software.
Abbiamo incontrato Patrizia Pampana, responsabile della biblioteca e degli archivi, che ci ha raccontato le attività della Società Geografica per rispondere alle nuove sfide tecnologiche.
Il ruolo di una istituzione storica come la SGI nel quadro del cambiamento tecnologico
La SGI ha come missione istituzionale quella di promuovere la cultura geografica e di favorire il progresso degli studi con particolare riguardo alla conoscenza del territorio, paesaggio e ambiente, e alla salvaguardia dei beni culturali, ambientali e paesaggistici. Questi compiti impongono l’attenzione all’innovazione digitale, cioè ad un utilizzo innovativo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che hanno un impatto rilevantissimo sulle strategie di salvaguardia dei beni culturali, ambientali e paesaggistici. Tale considerazione è stata da sempre riservata dalla SGI a queste tematiche nell’intento di offrire un contributo concreto in termini di riflessioni e proposte di politiche territoriali sostenibili, così come in merito alla divulgazione e alla formazione in campo ambientale.
L’impatto della tecnologia sulla geografia
La tecnologia ha cambiato certamente l’approccio alla geografia nella didattica e nella alta divulgazione, ma ha modificato soprattutto l’approccio geografico nell’analisi delle componenti territoriali, dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio culturale, delle dinamiche antropiche. La trasformazione ha riguardato le teorie, i metodi e gli strumenti. La GIS Science, in particolare, offre un quadro teorico di riferimento, delle metodologie di analisi e un set di strumenti fondamentali nella ricerca e nella didattica geografica.
Le sfide della didattica della geografia
La didattica della geografia oggi richiede capacità di innovazione e attenzione al rapido cambiamento tecnologico. Questo significa lavorare sulla formazione dei docenti e sull’adeguamento degli strumenti didattici. Le nuove tecnologie in classe permettono di realizzare simulazioni, di viaggiare e orientarsi, di reperire informazioni da fonti diverse e di confrontarle tra loro, di scrivere testi a più mani in modo cooperativo, di guardare videotutorial e svolgere esercizi interattivi, ovvero consentono di sperimentare compiti che prevedono un coinvolgimento attivo da parte degli studenti utilizzando strumenti a loro famigliari.
L'esperienza dell'alternanza scuola-lavoro
I PCTO, “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (ex “Alternanza Scuola Lavoro”) sono una modalità didattica innovativa - una delle innovazioni più significative della legge 107/2015 (integrata dalla nota ministeriale 3380 del 18 febbraio 2019 con maggiori informazioni sui PCTO). In linea con il principio della scuola aperta, riprendono buone prassi europee e, attraverso l’esperienza pratica, aiutano a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro, di lavoro, grazie a progetti compatibili con il loro piano di studi.
I progetti proposti da SGI hanno consentito di mettere a disposizione delle classi coinvolte nell’esperienza di Alternanza competenze disciplinari specifiche, una rete nazionale e internazionale di esperti e la possibilità di accedere e consultare i ricchissimi archivi cartografico, fotografico, documentale e la Biblioteca geografica più importante d’Italia. L’approccio didattico ha dovuto tenere conto delle specificità delle classi, dei percorsi formativi, conducendo alla messa a punto di strategie di coinvolgimento dei partecipanti al progetto. Si sono sperimentati metodi innovativi e stimolanti per avvicinare gli studenti alla geografia e alla storia delle esplorazioni combinando ricerca d’archivio e contenuti multimediali, fra cui il digital storytelling. A tal proposito, la SGI si avvale della piattaforma ArcGIS Online, che supporta delle efficacissime story map, che consentono di raccontare le storie anche attraverso le componenti spaziali, creando contenuti stimolanti e ottenendo riscontri positivi.