Il mio ricordo del Presidente Bruno Ratti

Il Presidente Bruno Ratti è stato sempre un punto di riferimento e una guida, per tutti noi che abbiamo passato l’intera nostra vita professionale nel mondo dei sistemi geografici. Lo avevo conosciuto quando ancora era Telespazio a distribuire i software ESRI in Italia: ai tempi, assieme a Sandro Gizzi, il Presidente tracciava le linee per lo sviluppo della cultura dei GIS, si inventavano continuamente nuovi progetti.

Erano gli anni in cui per vendere un progetto GIS dovevi spiegare per ore al tuo interlocutore cos’era un sistema informativo geografico e, ammesso e non concesso che riuscissi nell’intento prima che fosse colto dallo sfinimento, poi dovevi spendere altrettanta energia per convincerlo a comprare la soluzione.

Non era una vita facile, tutt’altro, si correva il rischio di passare per imbonitori: ma questo non riguardava il Presidente. Lui, ai miei occhi, ha sempre avuto una qualità immensa: era credibile. Ho sempre avuto questa impressione, e questa influenza, da lui: se raccontava una esperienza, un progetto, mi convinceva sempre, perché lui per primo ne era convinto.

Quando lo incontravo, alle conferenze annuali, ai partner meeting, mi sottoponeva sempre a un breve ed essenziale interrogatorio: ascoltava le mie risposte con la sua caratteristica postura, un sopracciglio leggermente alzato, come per ammonirmi, “ragazzino, attento a non raccontarmi balle”, e alla fine del colloquio mi riservava sempre una battuta, fatta con un sorriso appena accennato. Non la capivo subito, lì per lì rimanevo sempre un po' perplesso.

Bruno Ratti è stato un precursore, un innovatore, un visionario e uno con cui confrontarsi, in accordo o in disaccordo, qualche volta anche scontrandosi, ma sempre con grandissima stima.

Me lo immagino ora, da qualche parte, di nuovo assieme a Sandro Gizzi, a discutere sul costo esagerato di chissà quale nuovo progetto, e chissà cosa staranno inventandosi.

Addio caro Presidente Bruno Ratti, buon viaggio, e grazie di tutto.

Ugo Morenzetti