ArcGIS in campo contro l’inquinamento ambientale

La piattaforma di Esri è uno strumento sempre più utilizzato in tutti i casi in cui è necessario monitorare in tempo reale situazioni di pericolo

Dopo lo scontro nel tratto di mare di fronte alla Corsica dello scorso 7 ottobre tra un cargo mercantile e una petroliera, Greenpeace si è subito mossa per monitorare il grave inquinamento causato dallo sversamento in mare di ingenti quantità di idrocarburi. Purtroppo, infatti, in poche ore l’area interessata dalla contaminazione era di 104 chilometri quadrati.

Anche in questo caso, le immagini per il controllo della “macchia nera” sono state ottenute dal Satellite SENTINEL e l’area interessata dalla contaminazione è stata calcolata utilizzando la piattaforma ArcGIS. Uno strumento sempre più utilizzato in tutti i casi in cui è necessario monitorare in tempo reale situazioni di pericolo.

Una capacità di supporto e integrazione, quindi, particolarmente efficiente in casi come questo, dove le macchie d’idrocarburi sulla superficie tendono a disperdersi e ramificarsi velocemente, rendendo possibile solo un parziale recupero dei materiali inquinanti.


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