Esri Italia per il Sociale di Dilma Aurea Mannucci Ratti

La sanità nell’era digitale

“La credibilità di un sistema sanitario non si misura solo per l’efficienza, ma soprattutto per l’attenzione e l’amore verso le persone, la cui vita sempre è cara e inviolabile”
(Papa Francesco)

 

Alla luce dei recenti fatti di cronaca che stanno affliggendo il territorio mondiale, si sta sviluppando sempre di più la consapevolezza dell’importanza che riveste il digitale nel processo di “diagnosi e cura” in ambito sanitario: d’altra parte, il progressivo invecchiamento della popolazione, le patologie croniche e, allo stesso tempo, la necessità di contenere i costi del servizio sanitario nazionale e la spinta verso le tecnologie e dispositivi medici sempre più evoluti, stanno portando i medici, gli infermieri e le altre professioni sanitarie a utilizzare, sempre più spesso, strumenti innovativi per fornire la migliore assistenza ai loro pazienti.

La diffusione della tecnologia digitale è, quindi, in costante aumento nell’ambito dei programmi di sanità digitale, grazie alle alte aspettative di miglioramento che il suo utilizzo sta apportando per la salute delle popolazioni colpite sia da emergenze sia da crisi prolungate: la crescente trasformazione digitale, infatti, accorcia i tempi di coordinamento e di risposta, soprattutto in caso di disastri, ad esempio grazie ai sistemi di early warning e sorveglianza epidemiologica per la prevenzione delle epidemie, permettendo di superare le barriere logistiche nelle aree più remote e quindi di non interrompere il continuum della cura.

Negli ultimi anni si è assistito al crescente utilizzo dei Sistemi Informativi Geografici in particolare nel settore epidemiologico: l’epidemiologia trae infatti grandi vantaggi dall’informazione geografica e la tecnologia GIS riesce a coniugare questi due ambiti definendo in che modo e in quale misura i fattori ambientali e le caratteristiche socio-economiche proprie di ogni contesto antropologico interagiscono fra loro e concorrano allo sviluppo delle patologie.

Tramite gli strumenti di analisi presenti in ArcGIS è infatti possibile, incrociando dati sanitari e ambientali, produrre mappe e report di facile utilizzo per la ricerca, la sorveglianza e la progettazione degli interventi, favorendo la nascita di strategie innovative per la risoluzione dei problemi di salute pubblica. La strutturazione di geodatabase, la creazione di modelli di analisi spaziale, la definizione di buffer zone e l’uso di funzionalità di geocoding, apporta appunto notevoli benefici a un utilizzo più adeguato dei servizi sanitari e di pronto soccorso, anche per individuare fattori di rischio presenti sul territorio.

Il lavoro di Esri Italia, attraverso la sua piattaforma, è di consentire al settore umanitario di accedere a informazioni riguardanti le aree di crisi in tempo reale (attraverso mappe che ne rendono estremamente esemplificata la lettura e l’interpretazione) e di mettere in collegamento comunità isolate con personale medico, ospedali e organizzazioni internazionali e di permettere ai pazienti di prendere decisioni informate sulla loro salute, indipendentemente dalla situazione del paese in cui vivono.

La tecnologia consentirà quindi di raggiungere comunità isolate e colpite da emergenze con programmi di e-health in cui la raccolta dati e le cure a distanza potranno fare la differenza.

 

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